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Alla scoperta delle Super App cinesi

Cosa sono le super app?

In un mondo sempre più personalizzato sulle esigenze dei consumatori, c’è chi sta andando più veloce rispetto agli altri colossi mondiali come gli Stati Uniti: la Cina.

Il Paese guidato da Xi Jinping, oltre ad avere un controllo sovrano su ogni azione dei cittadini cinesi, sta implementando delle tecnologie sempre più avanzate per la creazione di “Super App”.

Cosa sono? Un vero e proprio “Grande Fratello” in grado di percepire ogni abitudine, preferenza e consumo di prodotti. 

Le Super-App saranno uno dei trend del futuro prossimo?

Diventare sempre più parte integrante delle vite dei propri consumatori è uno degli obiettivi delle grandi aziende tecnologiche.

Specialmente in Cina, dove ogni libertà individuale è sottoposta al veto dello Stato, il fenomeno delle Super-App è diventato la normalità. 

Il governo cinese post-Mao, dagli anni ‘80 in poi, ha dimostrato al mondo occidentale di non aver nulla da invidiare, in termini di sviluppo ed innovazione tecnologica

Lo Stato cinese ha praticamente creato il cosiddetto “The Great Firewall”, una “barriera” verso il mondo occidentale: Whatsapp, Uber, PayPal, Google, Facebook, tra le tante, sono il “nemico” da nascondere il più possibile. 

La soluzione è stata quella di ricreare app che avessero le stesse funzioni, ma con molte più restrizioni.

Al posto di Google c’è Baidu, invece di YouTube troviamo Youku, mentre Sina Weibo sostituisce Twitter. 

Esempi di Super App cinesi che replicano le App più conosciute anche al livello di UX Design. Fonte: South China Morning Post; Abacus

Le Super-App cinesi sostituiscono le piattaforme occidentali

La nascita delle Super-App, in Cina, risponde all’esigenza di creare piattaforme completamente integrate nella vita dei suoi cittadini. 

Quando parliamo di Super-App, infatti, si fa riferimento ad un’applicazione mobile che fornisce molteplici servizi tra cui il pagamento e l’elaborazione delle transazioni finanziarie, diventando effettivamente una piattaforma onnicomprensiva di commercio e comunicazione online che abbraccia molti aspetti della vita personale e commerciale.

Ciò si traduce in unico entry-point per chiunque vive in Cina e passa la maggioranza del proprio tempo su dispositivi tecnologici. 

Servizi delle Super App cinesi che integrano di tutto, da servizi di gaming, salute ed e-mail fino alla prenotazione di bike sharing.

Customer journey in Cina:  uno strumento di raccolta dati

WeChat, ad esempio, permette la creazione di “mini-app” che integrano e-commerce, coupon e altri servizi: il tutto, tramite l’homepage di WeChat.

Attraverso il mercato digitale, le aziende cinesi conoscono perfettamente i propri consumatori. Le piattaforme online cinesi si focalizzano su un approccio “consumer-centric”, dove le differenze tra la vita reale e quella digitale diventano sempre più impercettibili. 

Essere fidelizzati ad un brand, negozio o prodotto è l’obiettivo principale delle Super-App: si ha tutto, ma proprio tutto, per risolvere ogni commissione quotidiana.

La fase di acquisto non rispetta la privacy

La fase di acquisto rappresenta il passaggio che risponde a due domande fondamentali: 

  • Come e cosa acquista il cliente medio? 
  • L’app lo facilita nel soddisfare il suo bisogno?

Di conseguenza, il processo post-vendita diventa il perno centrale nella customer journey digitale.

In questa maniera, sia il Governo Cinese che le grandi aziende fintech, hanno sotto mano ogni loro abitudine, consumo, preferenza e azione.

Tutto ciò, chiaramente, non fa rima con rispetto della privacy e dei dati personali. 

Tipica giornata di un utente WeChat.
Dal momento della sveglia fino al chiudersi degli occhi, ogni momento della giornata è scandito da un passaggio sull'App WeChat, dai giochi, pagamenti, lettura di articoli fino alla chat con amici e lo shopping.

L’impatto delle Super-App cinesi 

In Cina, le vendite online sono cresciute di circa il 25% in ognuno degli ultimi sette anni, raggiungendo circa 1,9 trilioni di dollari nel 2020: più del 90% da dispositivi mobili, rispetto a meno del 50% negli Stati Uniti.

Numeri che non dovrebbero stupire, dato che l’idea alla base delle Super-App è di avere tutti i servizi a portata di click: video retail, social community, creazione contenuti personali, gamification, pagamenti e tanto altro.

Con l’avvento della pandemia le distanze online sono diventate sempre più ridotte, permettendo di vivere normalmente attraverso lo streaming.

Il mercato cinese del live streaming ha raggiunto i 16,3 miliardi di dollari e continuerà a crescere esponenzialmente.

Li Jiaqi: l’influencer cinese da 1 miliardo di dollari

Li Jiaqi è uno dei maggiori influencer in Cina, conosciuto anche come “Il Re dei Rossetti”, che comunica solo attraverso live streaming e con un seguito di 100 milioni di followers.

In sole dodici ore ha venduto prodotti per più di 1 miliardo di dollari.

La sua figura rappresenta il cosiddetto Key Opinion Leader (KOL), cioè coloro che comunicano, creano e amplificano la portata delle strategie di marketing apportando una forte influenza sui consumatori. 

Infatti, come riportato da The Drum, “circa il 68% delle scelte di consumo da parte dei cittadini cinesi è basata sull’influenza dei social media”. E in questo senso, il ruolo delle Super-App diventa sempre più centrale nelle loro vite, con un’integrazione a 360 gradi. 

WeChat ad esempio, con più di 1,25 miliardi di utenti registrati, permette di:

  • organizzare un incontro con un amico;
  • pre-ordinare il cibo da un ristorante;
  • prenotare un taxi per il ristorante;
  • ottenere indicazioni a piedi;
  • pagare il pasto (o inviare i soldi al tuo amico);
  • controllare gli orari dei film e prenotare i biglietti.

Per ogni cittadino cinese, e il loro lifestyle, non esiste alcun Dio al di fuori di WeChat. 

La realtà completamente automatizzata

L’avanguardia tecnologica cinese, per garantire sempre più l’allineamento delle esigenze tra online e offline, si affida ad avanzati sistemi di intelligenza artificiale, come Dianxiaomi, che possono acquisire più del 90% delle richieste dei clienti in maniera precisa ed efficace. 

L’esempio riportato dall’Harvard Business Review è quello di Tmall Smart Selection, che:

“utilizza un algoritmo alimentato dall’intelligenza artificiale supportato dal deep learning e dall’elaborazione del linguaggio naturale per raccomandare i prodotti agli acquirenti; poi comunica l’interesse del consumatore ai rivenditori in modo che possano aumentare l’inventario per tenere il passo con la domanda.”

Le Super-App occidentali falliranno

Come riportato da GlobalData nel suo ultimo report “Tech, Media, & Telecom (TMT) Predictions 2022”:

“le aziende occidentali che stanno provando ad emulare il fenomeno Super-App probabilmente falliranno.”

Alla base del successo delle Super-App cinesi, persiste una fiducia incondizionata verso il proprio Governo e chi crea questi ecosistemi digitali.

Attraverso questo sistema, tutti i cittadini cinesi sanno che il loro Paese è sempre al lavoro per portarlo a vivere uno stile di vita dinamico e migliore.

E quale metodo migliore, se non utilizzando quegli smartphone che ci accompagnano ovunque? 

L’equilibrio tra online e offline 

A conferma delle differenze tra i due mondi, lo stesso report sottolinea come il valore delle transazioni del portafoglio mobile supererà i 266 miliardi di dollari negli Stati Uniti, e i 60,5 trilioni di dollari in Cina nel 2022.

Questa rivoluzione ci pone davanti ad un bivio: come cambieranno i rapporti umani, in futuro? Si troverà il giusto equilibrio tra online e offline?


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