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Fare marketing nel Metaverso: un nuovo canale per i brand 

Fare marketing nel Metaverso sarà possibile

Quell’universo virtuale che prima vedevamo solo nei film ormai ci sta raggiungendo, e tra perplessità e scetticismi ci sono le aziende che devono iniziare a sfruttare il Metaverso per fare marketing. Questo nuovo canale di comunicazione, ancora pieno di incertezze sulle opportunità che potrà offrire, renderà l’esperienza di marketing più immersiva di sempre. 

Vediamo come fare marketing nel Metaverso e come potrebbero evolvere le strategie applicabili al mercato. 

Il Metaverso: un nuovo canale per fare (non solo) marketing

Molte novità cool finiscono per esserlo solo per pochi mesi, sparendo poi nell’oblio (Club House ti dice qualcosa?). Il Metaverso, al contrario, non si prospetta essere un trend di passaggio ma un nuovo modo di vivere la realtà.

Secondo il report di Grayscale – colosso degli investimenti in criptovalute – il Metaverso potrebbe avere un mercato dal valore di 1000 miliardi di dollari, e le entrate globali raggiungeranno 400 miliardi di dollari entro il 2025 principalmente in quello che viene definito in-game expenditure, ovvero la spesa riferita a servizi appartenenti alla categoria del gaming. 

Oggi che il Metaverso permette di monetizzare dove prima non era possibile, si sono aperti scenari interessanti da valutare per i business.

Sebbene si possa credere che il Metaverso riguardi unicamente i gamer e il mondo del gaming, non è cosi: questo mondo è un’opportunità di guadagno non solo per le aziende tech ma anche per chi si occupa di pubblicità, per chi sfrutta il Social Commerce, organizza eventi o semplicemente per i lavoratori in smart working che potranno incontrare virtualmente i colleghi oltreoceano. Tutto questo è quanto prospetta Bill Gates da qui a 3 anni. 

Ma noi qui parliamo di marketing, quindi andiamo al sodo!

Fare marketing nel Metaverso: cosa cambierà per le aziende?

Come detto in precedenza, incertezza è la parola chiave che ora descrive il Metaverso, ma ciò non blocca le aziende nel cercare di capirne e studiarne le possibili evoluzioni. 

Vediamo quali potrebbero essere le strategie che si adotteranno nel marketing virtuale. 

Allineare il marketing del mondo reale al marketing nel Metaverso

Come si fa? Ce lo spiega il brand Stella Artois, che ha fatto un salto nel Metaverso senza abbandonare il focus nel mondo reale.

Sin dalla sua fondazione questo marchio di birra sponsorizza le corse dei cavalli, e ora ha deciso di farlo in modo diverso: nel mondo virtuale collaborando con Zed Run, una piattaforma di corse di cavalli digitale. 

Zed Run permette a chiunque di creare il proprio cavallo virtuale, scegliendone tutte le caratteristiche.

Dopo aver puntato una somma di denaro, si assiste virtualmente alla corsa e la sorte della vittoria viene lasciata in mano ad un algoritmo che decreterà il cavallo vincitore.

Stella Artois ha realizzato un set di manti per cavalli virtuali brandizzati, che secondo Forbes sono stati venduti per milioni di dollari. 

Ma non finisce qui.

Anche la società tech di videogame Bidstack ha colto l’opportunità del Metaverse Marketing trasportando i cartelloni pubblicitari nel mondo virtuale, con il vantaggio che i giocatori ora possono interagire direttamente con l’affissione. 

Fare marketing nel Metaverso è possibile? Sì, qui un esempio di cartello pubblicitario virtuale di Michelin

E ancora un altro esempio ci fa sbarcare in Italia: è Milano a far entrare il primo monumento al mondo nel Metaverso, si tratta dell’Arco della Pace a due passi da Parco Sempione.

Quindi l’Out Of Home non è scomparso e non scomparirà: ce lo confermano Reasoned Art (società benefit di crypto-arte, LVenture Group-società di consulenza e investimenti) e Ouchhh (studio che realizza opere digitali) che insieme hanno realizzato qualcosa di altamente immersivo.

Il monumento è stato utilizzato come magazine raffigurante più di 20 mila opere d’arte di oltre 320 artisti: un vero e proprio mix di tradizione e innovazione con lo scopo di raccogliere fondi volti alla creazione di un polo di ricerca sui temi dell’arte digitale, della scienza e della tecnologia. 

L'Arco della Pace di Milano è il primo monumento al mondo ad entrare nel Metaverso

C’è bisogno del proprio gemello virtuale

Il Metaverso è un universo parallelo (lo abbiamo capito), ma quello che dobbiamo considerare è che – sebbene sia qualcosa di non fisicamente rappresentabile – i protagonisti siamo sempre noi: esseri umani e aziende conviventi nella medesima realtà.  

Ecco perché è fondamentale che i business inizino a pensare alla loro presenza anche qui per raggiungere il pubblico.

Gillette Venus ci mostra una possibilità con la SkInclusive Summer Line in collaborazione con Animal Crossing: il brand si impegna per far sì che le giocatrici riescano a replicare la propria pelle anche nel mondo virtuale recitando:

“Every woman deserves to feel represented and beautiful in her own skin. Everywhere.

Which is why we created our NEW Animal Crossing Fashion Line designed for players who want to replicate the look of their IRL skin within the game.”

Ognuna può scegliere i tratti caratteristici che la identificano, dalle lentiggini alle rughe fino all’acne e alle smagliature, e molto altro ancora.

Replicare la propria pelle nel mondo virtuale grazie alla collaborazione tra Gillette Venus e Animal Crossing

Nel Metaverso la SEO cambierà ma non scomparirà

Ottimizzare i contenuti e apparire come primi risultati nella SERP è una battaglia senza fine: per farci trovare online e risultare autorevoli è fondamentale curare la SEO. 

Ma non dobbiamo pensare che, modificandosi il campo da gioco, questa attività passi in secondo piano, anzi. 

Fare marketing nel Metaverso include la capacità di far sì che clienti attuali e potenziali trovino quello di cui sono alla ricerca. Questo è possibile addirittura in un modo ancor più preciso grazie alle tecnologie AR e VR. 

Con la possibilità di ricostruire virtualmente la mappa in cui si trovano fisicamente le persone non sarà poi così complicato localizzarle. Con la geolocalizzazione, infatti, i messaggi a tutti coloro di passaggio saranno molto più precisi e coerenti.

Gli influencer sono sempre più Creators 

Seth Godin non si era sbagliato sulle sorti degli influencer. Ora parleremo sempre più di Creators, e anche le agenzie che già avevano iniziato a lavorare sulla creazione di influencer virtuali ci avevano visto lungo.

Da first mover è probabile ne trarranno i loro vantaggi.

Mutando il mondo degli influencer ci si può aspettare che a cambiare sia anche l’Influencer Marketing, che deve adeguarsi alle nuove dinamiche imposte dal Metaverso. 

L’agenzia di Influencer Marketing Post For Rent, ad esempio, non ha esitato ad agire aprendo un’agenzia virtuale su Decentraland (uno spazio virtuale del Metaverso), sperando di diventare il punto di riferimento per gli influencer, anzi, per i loro avatar. 

Nel Metaverso lo spazio per essere creativi si è sicuramente ampliato così come la possibilità di interagire in modo sempre più diretto con le community. Ci immagino già cucinare assieme al nostro food blogger preferito nella sua cucina virtuale o salpare l’ancora verso mete sconosciute con il travel blogger del momento. 

Tutto questo sarà possibile e permetterà di raggiungere livelli di interazione mai approcciati prima ma, c’è un ma, dietro a questi avatar il lato umano non dovrà essere sottovalutato!

L’orizzonte è ancora poco chiaro e non si è certi sulla precisa direzione che prenderà questo fenomeno ma i dati parlano chiaro: è un mercato che continuerà a crescere, e iniziare a fare marketing nel Metaverso diventerà normalità.

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