Uber, la società di trasporto privato più grande al mondo, non possiede neanche una vettura.
Airbnb, il più grande servizio di alloggi per viaggiatori, non possiede neanche un appartamento.
Facebook, la più grande piattaforma di contenuti al mondo, non produce alcun contenuto.
Cosa accomuna queste imprese?
Essere imprese online? Ni. L’economia dell’accesso? Ni, un’altra volta. Il numero di utenti? Ci sei quasi. La crescita? CENTRO 🎯
Queste aziende sono cresciute rapidamente, hanno raggiunto capitalizzazioni miliardarie in meno di 15 anni, una roba impensabile anche solo lontanamente per il 90% delle aziende.
Come è stato possibile?
Grazie ad un nuovo tipo di professionalità, un ibrido tra il marketing, l’analisi dei dati, la programmazione, il design thinking e tante altre cose fighe: il growth hacking.
I più ferrati già sapranno di cosa stiamo parlando, ma facciamo un breve ripasso come proposto da Luca e Federico nel loro libro:
GROWTH: Crescita. La metrica numero uno. Quella che il padre della disciplina, Sean Ellis, definisce l’OSSESSIONE del growth hacker.
HACKING: Rompere la superficie. Il growth hacking è un modo innovativo di dire problem solving, perché il growth hacker altro non è che un problem solver pronto a rompere qualsiasi superficie pur di trovare la soluzione.
Perché leggere questo libro?
Per non limitarsi a conoscere l’argomento, ma bensì per esplorarlo, approfondirlo e capire realmente se è qualcosa che fa per te. Molti marketer credono sia l’evoluzione del marketing (ne abbiamo parlato QUI) in realtà ci sono diverse differenze e non solo da un punto di vista didattico.
Al di là dell’aspetto formativo, il libro è interessante di per sé. Scorrevole, lungo il giusto e strapieno di consigli utili. Inutile nasconderlo, c’è tantissimo materiale in giro tra video, articoli, libri, interviste eccetera, ma una raccolta così completa di consigli, case study, tool e opinioni autorevoli, a questo prezzo (meno di 30€), la potete trovare solo in un corso online o in una masterclass.
Perché non leggere questo libro?
Se il tuo obiettivo nella vita è lavorare in contesti verticali, gerarchizzati e con una struttura e un marketing consolidati nel tempo, questo libro non fa per te. Il growth hacking si rivolge a contesti orizzontali e orientati all’innovazione perché permeati di incertezze e rischi. In altre parole, se ti piace la vita da impiegato d’ufficio con un percorso già scritto, perché dovresti voler imparare strategie e tecniche che rompono gli schemi? Sia chiaro, nulla contro chi fa questo tipo di scelta, ma non si sposa con il ruolo del growth hacker.
Hai deciso di comperare il libro? Prima di salutarci leggi qui
Tra una settimana intervisteremo Luca Barboni, lasciaci il tuo nome e una domanda nei commenti, se interessante, la proporremo al growth hacker romano. Se sei un/una timidone/a, mandacela pure via mail!