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Lo Shelf Marketing: 6 strategie usate dai supermercati per farti riempire il carrello

Shelf Marketing

Ti è mai successo di arrivare al supermercato con la lista della spesa e ritrovarti poi a casa con prodotti che non ti servono?
È tutta colpa dello Shelf Marketing! Infatti, la disposizione dei prodotti sugli scaffali del supermercato non è mai fatta a caso ma è il frutto di un’attenta strategia di marketing.

Non lasciarsi influenzare dalle tecniche dello Shelf Marketing è difficile, ma imparando a conoscere alcune semplici strategie, sarai in grado di fare una spesa più consapevole e intelligente.

In questo articolo parleremo dello Shelf Marketing e vedremo alcune strategie utilizzate dai supermercati per farci riempire il carrello.

Sei pronto a restare sorpreso? Let’s go!

Cos’è lo Shelf Marketing?

Letteralmente il marketing dello scaffale è l’insieme delle strategie usate dai supermercati per la disposizione dei prodotti.

La collocazione delle merci in punto vendita non è orientata a facilitare il consumatore, ma segue delle specifiche strategie commerciali. L’obiettivo? Influenzare le scelte del cliente, indirizzarlo verso determinati prodotti e indurlo ad acquistare ciò che conviene al negozio.

Lo Shelf Marketing suggerisce che un’efficace organizzazione di un punto vendita dovrebbe prolungare la permanenza dei consumatori, per aumentare le probabilità che essi possano acquistare d’impulso anche altri prodotti.

Pertanto, il percorso obbligatorio all’interno del punto vendita occupa un ruolo importante nell’incremento delle vendite.
La tentazione nei confronti dell’acquisto extra può essere evitata solo per un numero limitato di volte. Alla fine, almeno uno o due prodotti in più – inizialmente non previsti – finiscono inevitabilmente nel carrello.

Ma quali sono le tecniche che ai nostri occhi di consumatori sono invisibili, ma che in realtà sono pensate appositamente per attirare la nostra attenzione? Vediamole!

Le 6 strategie dello Shelf Marketing per farci riempire il carrello

Ecco alcune tecniche utilizzate dai supermercati che mirano a favorire le vendite:

1. L’immagine riflessa di un supermercato: l’ingresso!

Pensaci. All’ingresso del tuo supermercato di fiducia ci sono i prodotti freschi (frutta e verdura) o le offerte speciali? In funzione di quello che trovi appena entri puoi capire l’approccio del punto vendita.

Tendenzialmente, i discount e le catene che puntano sulla convenienza ti accolgono con i prodotti in offerta, chi punta sulla qualità ti accoglie con i prodotti freschi.

Prova a farci caso le prossime volte che entrerai al supermercato.

Scaffale di frutta e verdura al supermercato

2. La disposizione sugli scaffali: in alto, in basso o a portata di mano?

I prodotti più convenienti non vengono mai collocati all’altezza degli occhi del consumatore, ma sono posizionati negli scaffali più bassi o più alti, ovvero nei posti meno comodi da raggiungere.

Invece, al centro degli scaffali vengono posizionati i prodotti più costosi e delle marche più note. In questo modo, risultano facilmente raggiungibili e più semplici da prendere.

Inoltre, anche la visibilità ha un prezzo: le marche per essere più appetibili agli occhi del cliente, negli scaffali centrali, pagano anche di più.

Quindi, osservando la disposizione dei prodotti, puoi capire quali sono quelli che il supermercato “vuole venderti“.

3. I prodotti simili nelle stesse aree merceologiche

Un’altra regola della disposizione delle merci richiede che siano vicini i prodotti legati tra loro nell’uso quotidiano.

Per esempio, tutti gli articoli da bagno sono raccolti in una singola area merceologica: dal sapone, ai bagnoschiuma, dagli shampoo fino alle spugne e ai pettini. 

4. I beni di prima necessità? Dove mai ti aspetteresti!

Ti è mai successo di trovarti al supermercato e non trovare lo zucchero o il sale? Questo non è un caso!
I beni di prima necessità, come il sale e lo zucchero, spesso sono posizionati strategicamente in un angolo seminascosto, in un posto non intuitivo.
Perchè? Semplice, questo ti obbliga a ripercorrere più volte, avanti e indietro, le varie corsie.

Con l’obiettivo, ovviamente, di farti rimanere più a lungo nel supermercato e di spingerti “involontariamente” ad acquistare prodotti non previsti dalla tua lista della spesa.

5. Le caramelle? A portata di bimbo!

E il reparto dei dolciumi del tuo supermercato com’è?

I prodotti, oltre a essere confezionati con packaging dai colori sgargianti, con disegni e pupazzi, vengono strategicamente posizionati sugli scaffali più bassi. In questo modo, sono perfettamente visibili dai bimbi, che possono afferrarli in un batter d’occhio.

Anche la posizione di giocattoli, patatine, merendine e snack è studiata appositamente. Infatti, sono sempre disposti negli scaffali bassi o centrali, all’altezza di un bambino.

Bambino fa la spesa al supermercato

6. L’acqua? Sempre alla fine!

Nella maggior parte dei supermercati, l’acqua è lontana dall’ingresso, alla fine del percorso e vicino alle casse. In modo che sia l’ultima cosa che metti nel carrello.

Immagina se non fosse così. Cosa succederebbe?

Riempiresti subito il carrello con ingombranti confezioni d’acqua, che tolgono spazio al resto. Inoltre, tutta l’esperienza d’acquisto sarebbe più faticosa, a causa del peso dell’acqua e della minor praticità del carrello. Ecco perché l’acqua è spesso messa nel punto più lontano.

Pensa anche ai prodotti freschi e surgelati, essendo tra i più ricercati e venduti, sono generalmente collocati sul lato opposto delle casse, così come il banco dei salumi e la macelleria

Le tecniche dello shelf marketing: semplici, ma efficaci

Insomma, possiamo sicuramente dire che laddove c’è una vendita mai nulla è lasciato al caso.

Pensandoci bene, alcune strategie commerciali sono molto semplici, sottili, ma al tempo stesso efficaci. Dopo aver conosciuto queste tecniche, puoi pensare:

Ma è vero! Come ho fatto a non rendermene conto prima?!”

La prossima volta che vai al supermercato, prova a fare caso a queste strategie. Adesso che le conosci, non c’è tecnica di Shelf Marketing che possa ingannarti!

Inoltre, l’ottimizzazione dell’esperienza di acquisto non si limita unicamente ai supermercati, ma è una tendenza che abbraccia tutto il retail nel suo complesso.

Ti interessa approfondire? Dai un’occhiata al nostro articolo Il futuro del marketing è l’esperienza.

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