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Marketing online Vs marketing offline: chi porta più risultati alle aziende?

Marketing online Vs marketing offline: chi porta più risultati alle aziende?

Nel corso degli anni il marketing ha subìto molti cambiamenti ed evoluzioni, cambiano le mode e le tecnologie e così anche i modi e i canali di comunicazione delle aziende. Oggi possiamo dividere i canali di marketing in due grandi macro-aree: il digital marketing e il traditional marketing.

Ma in quali dei due canali conviene investire?

Secondo l’articolo del Sole 24 Ore nei primi 11 mesi del 2020 sono stati investiti dalle aziende nella pubblicità online €2.89 miliardi mentre gli investimenti destinati alla televisione erano di €2.88 miliardi. Un gap storico di ben 10 milioni!

Quindi bisogna lasciar perdere i canali tradizionali? Non così in fretta.

In principio c’era il marketing tradizionale…

Prima di decretare su quale canale sia meglio investire vediamo in breve in cosa consistono.

Per marketing tradizionale si intendono tutte quelle azioni di marketing e comunicazione fatte attraverso canali offline, come ad esempio:

  • Spot televisivi: spot breve, televendita, trailer, inspot;
  • Spot alla radio
  • Cartelloni pubblicitari: possono essere sia di piccole che grandi dimensioni e possono trovarsi ai margini delle strade, sui marciapiedi o come insegna su un palazzo; 

Perché usare il marketing tradizionale?

Ancora oggi il marketing tradizionale riesce ad offrire alle aziende molti vantaggi e opportunità, non è un caso infatti, che aziende come Netflix lo usino per pubblicizzare le proprie serie tv.

Ma vediamo qualche esempio.

Cartelloni 3D: un flop di successo

Uno dei vantaggi del marketing tradizionale è quello di poter offrire all’utente un’esperienza più immersiva, come ad esempio i cartelloni in 3D che stanno prendendo sempre più piede e che sono in grado di innescare quell’effetto WOW in chi guarda.

È il caso di Salmo che ha utilizzato questa nuova tecnologia per pubblicizzare l’uscita del suo nuovo disco “Flop”. 

Non dimentichiamoci dei Baby Boomers

Un altro vantaggio del marketing offline è la possibilità di raggiungere chi ancora non usa Internet. Soprattutto tra i Baby Boomers, infatti,  possiamo trovare persone che non sono molto pratiche nell’uso della tecnologia. I canali tradizionali quindi diventano perfetti per chi vende prodotti destinati a questa fascia di pubblico. 

Un esempio è il telefono di Brondi, uno smartphone pensato per quella fascia di persone che non sono molto pratiche con gli smartphone moderni e che usano principalmente canali tradizionali come la TV.

… e poi arrivò il marketing digitale

Con l’avvento di internet, e la nascita dei Social Media, le aziende e il loro marketing migrarono anche sui nostri computer e smartphone.

Per marketing digitale intendiamo tutte quelle azioni di marketing e comunicazione che si svolgono all’interno dei canali digitali. Vediamo qualche esempio:

  • Social Media: inserzioni nel feed dei social, pubblicazione di contenuti (content marketing);
  • Siti Web: banner pubblicitari posti ai margini del sito o tra un paragrafo e l’altro;
  • Email: promozioni, newsletter;
  • Motori di ricerca: inserzioni che possono essere viste in cima o a piè di pagina di ricerca o alla loro destra nel caso si tratti di una collezione di prodotti.

I vantaggi del marketing digitale  

I motivi che hanno portato le aziende ad investire in questi canali sono la possibilità, tramite piattaforme come Facebook e Google, di tracciare il comportamento e gli interessi del pubblico o la possibilità di mostrare il prodotto alle persone giuste al momento giusto.

Ma come hanno sfruttato queste opportunità le aziende?

Come Geox ha aumentato la fedeltà al marchio

Secondo una ricerca di Kantar solo il 12% dei clienti italiani si ritiene fedele ad un marchio. Uno delle sfide da affrontare per un’azienda quindi, è proprio quella di rafforzare la loyalty dei propri clienti.

Come riportato da Think With Google grazie all’integrazione dei dati Social all’interno di Search Ads 360 (una piattaforma di Google che aiuta a gestire l’advertising), ha permesso a Geox di ottimizzare le proprie strategie di marketing online, facendo registrare all’azienda un aumento del ritorno sull’investimento del 6%.

Questo approccio ha permesso a Geox di conoscere meglio i propri clienti, rendendo la loro comunicazione più efficace generando nel cliente una maggiore fedeltà al marchio. Inoltre il valore medio degli acquisti è aumentato del 6% e il tasso di conversione di chi tornava all’interno dell’e-commerce è aumentato del 12%.

La strategia per il Black Friday di Unieuro

Unieuro è sicuramente tra le aziende che usa meglio il marketing online e la strategia per il Black Friday lo ha confermato.

La strategia che ha usato per attirare i clienti nei loro negozi è stata quella di utilizzare le campagne locali di Google che permettono di mostrare prodotti e informazioni sul negozio a tutte quelle persone che effettuano ricerche su Google e si trovano nelle sue vicinanze.

In questo modo Unieuro è riuscita ad intercettare i consumatori che si trovavano nei pressi di un loro punto vendita, riuscendo a raggiungere ben 385.000 visite nei loro negozi solo nel primo mese dall’inizio della campagna pubblicitaria.

Marketing online vs offline: come le aziende hanno unito questi mondi

In questi ultimi due anni abbiamo assistito ad un profondo cambiamento nel comportamento e nelle abitudini d’acquisto dei consumatori, che ha portato ad una rapida crescita nell’uso del digitale e degli acquisti online.

Secondo una ricerca di Euromonitor però, si prevede che nel 2024 il 78% degli acquisti avverrà ancora in negozio. Il percorso di acquisti del consumatore quindi, avviene sempre di più tra online e offline, due mondi che diventano sempre più uniti.

Ma come hanno fatto le aziende a creare un’esperienza che unisce questi due mondi?

Topshop

L’azienda di moda con sede nel Regno Unito, per promuovere il loro nuovo catalogo durante la London Fashion Week ha utilizzato dei cartelloni pubblicitari digitali sincronizzati con i dati di Twitter.

Questo significa che quando un loro follower twittava un post sulla London Fashion Week (#LFW) contenente ad esempio l’hashtag #leather (pelle), sul cartellone venivano mostrati gli abiti in pelle del nuovo catalogo di Topshop. 

In questo modo sono riusciti a cavalcare in tempo reale gli argomenti in trend dell’evento.

digital marketing e traditional marketing si incontrano nel cartellone pubblicitario di Topshop, sincronizzata con twitter, che mostra i diversi modelli del marchio, quali uno smanicato in pelle, un vestittino nero indossato da una modella e due diverse tipologie di panataloni, uno più largp bianco, l'altro in pelle nero

Tesco

Questa catena di supermercati britannica ha riprodotto nelle metropolitane Coreane degli scaffali di un supermercato, con la possibilità di acquistare i prodotti mostrati semplicemente scannerizzando il codice QR del prodotto e facendosi spedire direttamente a casa la spesa.

Perché andare al supermercato se puoi fare la spesa mentre aspetti la metro?

Ikea

Grazie all’App per smartphone Ikea Place, la multinazionale svedese dà la possibilità agli utenti, tramite la realtà aumentata, di visualizzare oltre 2.000 prodotti Ikea direttamente all’interno delle loro case, per valutare se i prodotti sono compatibili con le misure e con il loro arredamento, per poi acquistare direttamente sull’App se soddisfatti.

Marketing digitale e tradizionale sempre più uniti 

Abbiamo visto come sia canali tradizionali che digitali riescano a portare molti vantaggi e risultati alle aziende, e di come il futuro veda questi due mondi sempre più uniti.

La soluzione migliore sembrerebbe essere quella di adottare una strategia multicanale che unisca canali digitali e tradizionali.

Riuscendo a creare un’esperienza utente sempre più completa, priva di frizioni tra online e offline, e con la possibilità di offrire agli utenti opportunità e vantaggi che fino a 10 anni fa sembravano fantascienza!

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