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Rifiutare una partnership per preservare l’immagine del Brand

Rifiutare una partnership per preservare l’immagine del Brand

Essendo la stragrande maggioranza di voi studenti o lavoratori nell’ambito del marketing penso che quando parlo di Branding tutti sappiate a cosa mi riferisco.

Sebbene sapere la definizione accademica del termine sia utile, mettere in pratica una strategia di branding è cosa piuttosto complicata.

Sin dagli arbori della pagina abbiamo lavorato sodo per far sì che l’immagine di Marketing Ignorante sia ben definita nella mente dell’utenza di Facebook. E, ammetto, non è stata una passeggiata.
Il nome infatti, potrebbe risultare piuttosto fuorviante: stando al dizionario della lingua italiana, ignorante significa “privo di nozioni o di cultura, incolto, illetterato”.

Modestamente parlando, non ci reputiamo affatto essere delle persone incolte, tutt’altro, se prendiamo come materia di riferimento il marketing.
Da buon romano però, nel momento stesso in cui creavo la pagina Facebook, nella mia mente il termine ignorante stava a significare tutt’altro. Dalle mie parti infatti quando ad una parola si accosta l’aggettivo “ignorante” si vuole intendere che quella stessa sia “figa”, “forte”, “non convenzionale”. In sostanza, apprezzabile!

Lato marketing però, il nome ha inciso sia in maniera positiva che negativa: positiva perché in quel periodo storico (Febbraio 2017), le pagine “ignoranti” erano in trend. Mi sembrava saggio cavalcare l’onda. Negativa invece, perché non ho tenuto conto della potenziale audience allargata (persone da tutta italia). Pessimo lavoro per un marketer, lo ammetto.

Abbiamo dovuto sin da subito fare i conti con persone poco familiari con lo slang romanesco che non attribuivano ad Ignorante, lo stesso significato che gli attribuivo io.

Con un logo rivisitato (grazie all’intervento di Andrea prima, che ha ovviato le mie scarse doti grafiche e di Gerald dopo, in definitiva), e la creazione di contenuti di valore e di un certo spessore, siamo riusciti ad educare la nostra audience. E devo dire, con risultati ottimi. Ad oggi infatti, i commenti negativi e dispregiativi verso noi e la pagina, possono essere contati sulle dita di una mano. Sono molto soddisfatto di avere una fan base cosi positiva!

Tra le tante cose, ci siamo ritrovati a dover preservare l’immagine del nostro brand anche in situazioni alquanto scomode. Infatti, non sono state poche le volte in cui aziende si sono affacciate sul nostro terreno per proporre sponsorship o collaborazioni retribuite che però non erano allineate con il nostro stile comunicativo o con il nostro modo di pensare. Ci siano ritrovati quindi a dover rifiutare potenziali fonti di entrate per mantenere un’immagine “pulita”. E anche questo significa fare branding.

Rifiutare per preservare

Tra le varie proposte, una, che ci fu avanzata da una startup milanese, mi è rimasta impressa: offrivano bei soldini per la promozione continuativa nel tempo di un bot per Instagram.
Ora, dopo aver creato valore per la community per oltre 1 anno e mezzo, senza mai chiedere nulla in cambio, rifiutare una proposta del genere è stato piuttosto coraggioso ma, ripensandoci, sono convinto che sia stata la mossa più saggia fatta fin’ora. Immaginate Marketing Ignorante, pagina cresciuta (per filosofia ed etica) in maniera organica senza mai utilizzarne uno, promuovere un bot per la crescita veloce su Instagram. Non avrebbe avuto senso. E in quella occasione abbiamo immaginato alle ripercussioni che l’accettare quella proposta avrebbe portato.

I commenti negativi, come si dice a Roma, si sarebbero sprecati! E la fiducia della nostra audience, persa.

O magari non sarebbe successo nulla e noi avremmo messo in tasca un bel gruzzoletto, ma il mio presentimento mi dice che non sarebbe stato cosi.

“Ma quindi come monetizzate con Marketing Ignorante?” Questa è una domanda che ci viene posta frequentemente. In realtà, noi non abbiamo ancora monetizzato il progetto in se, ma lo abbiamo usato come mezzo per monetizzare le nostre competenze, quelle di Steven e Andrea come marketers.

Consulenze, formazione e gestione strategica. Queste le principali richieste di aziende che ci hanno contattato tramite MI.

Non nascondo che l’intenzione è quella di arrivare a monetizzare anche il brand. Il potenziale c’è e crediamo di poterlo esprimere al meglio con il lancio del nostro sito e creando valore anche (finalmente) su Google.

Infine, quello che dico sempre è che non bisogna mai dare per scontato la retribuzione non economica che questo progetto ci dona ogni giorno. Ci cibiamo di soddisfazioni che ci arricchiscono costantemente come persone. Aver tenuto una lezione davanti a 100 studenti a Tor Vergata, Università di Roma che fino allo scorso anno frequentavo come studente, per me è una soddisfazione indescrivibile.

Voi cosa ne pensate? Abbiamo fatto bene a rifiutare partnership non in linea con il nostro modus operandi?
Fatemelo sapere con un commento!

Vi invito inoltre a seguirmi sui miei canali social Facebook, LinkedIn e Instagram dove esprimo spesso le mie opinioni sul marketing e il business in generale e dove condivido i retroscena del mio lavoro per Marketing Ignorante.

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